Mercoledì 24 febbraio, alle ore 10:00, presso l’aula magna del Liceo Scientifico Statale Boggio
Lera di Catania verrà presentato il protocollo di intesa tra l’istituto scolastico e l’Associazione
Culturale “Officine Culturali”, il Comitato Popolare “Antico Corso” e il Centro Speleologico Etneo
(C.S.E.), che ha come obbiettivo la valorizzazione di un rifugio antiaereo.
Il progetto di valorizzazione ha come cuore pulsante il rifugio antiaereo abbandonato, proprio al
centro del Liceo Scientifico E. Boggio Lera di Catania, che a sua volta è proprio al centro di diversi
quartieri popolari storici e a due passi dal Monastero dei Benedettini.
Il Liceo è collocato all’interno del Monastero della S.S. Trinità, nel cuore tardo barocco della città di
Catania. Dopo la confisca da parte dello Stato, avvenuta in seguito alle cosiddette leggi eversive del
1866, l’edificio è stato adibito a diverse funzioni, tra cui sede della Questura. Proprio a seguito di
questo utilizzo vi fu edificato un rifugio antiaereo per preservare, dagli effetti dei bombardamenti
anglo-americani, i dipendenti degli uffici e gli abitanti dei quartieri limitrofi. Abbandonato subito
dopo la guerra, il rifugio oggi è un ambiente dismesso incastonato tra i due livelli principali del
Liceo, in totale stato di abbandono seppure in condizioni accettabili. Per il Liceo gli ambienti
rappresentano uno straordinario dispositivo narrativo multi-tematico, capace di raccontare
innanzitutto la storia della II Guerra Mondiale, il significato che i bombardamenti ebbero per la
popolazione civile, gli umori dei “rifugiati” chiaramente leggibili nelle iscrizioni sui muri ancora
oggi conservati, le tecniche e le attrezzature per la depurazione dell’aria in caso di attacchi chimici,
il rapporto architettonico tra interventi moderni e architetture storiche, ecc.
Il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania ha manifestato il suo interesse a
partecipare al progetto, partendo proprio dal contributo scientifico e culturale sui temi della II
Guerra Mondiale e delle trasformazioni del territorio urbano, anche nel secondo Dopoguerra.
L’obiettivo a lungo termine è dunque quello di realizzare, con i modelli della partecipazione (co-
progettazione e co-creazione), insieme a studenti e abitanti del quartiere, un percorso narrativo
all’interno del rifugio che sia il risultato della ricerca di testimonianze condotto proprio dagli
studenti dello storico liceo catanese.
L’incontro previsto per mercoledì 24 servirà a raccontare agli studenti del Liceo e ai Giornalisti
l’idea di trasformare gli studenti stessi in operatori culturali, attivi nella e per la città, prendendo le
mosse dalla propria scuola e dal quartiere in cui essa si trova.
Alla presentazione saranno presenti il Dirigente Scolastico prof.ssa Maria Giuseppa Lo Bianco, il
dott. Francesco Mannino, presidente di Officine Culturali, Salvatore Castro, rappresentante del
Comitato Antico Corso, Franco Politano del C.S.E. e il professore Luciano Granozzi, docente di
Storia Contemporanea per l’Università degli Studi di Catania.