Nel 2016 il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha fornito la possibilità ai contibuenti, intenti a compilare la dichiarazione dei redditi per l’anno precedente, una nuova opzione: il 2×1000 della propria imposta sul reddito poteva essere destinata anche a favore di un’associazione culturale iscritta in un apposito elenco istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
In quell’anno Officine Culturali, avendo i requisiti richiesti per l’accesso all’apposito elenco, aveva chiesto alla sua comunita di riferimento di devolvere il 2×1000 della dichiarazione dei redditi al suo progetto. L’esito di questa richiesta viene fornito due anni dopo, nel 2018, quando è stato reso noto dal Mibac che 1.466 contribuenti avevano scelto Officine Culturali, per un importo complessivo di € 17.299,68 a cui si aggiungevano € 13.243,85 quale “Importo proporzionale scelte non espresse” per un totale di € 30.543,53. Un risultato formidabile che dimostrava una significativa vicinanza al progetto di Officine Culturali, 40esima per numero di donatori e 49esima per importo donato su 1130 associazioni culturali ammesse.
L’importo che i sostenitori hanno scelto di destinare a Officine Culturali ha contribuito a due importanti azioni per la nostra associazione, seppure di diversa natura: le attività preliminari per la riapertura del Rifugio di Cava Daniele e l’ammortizzazione per affrontare la crisi Covid-19.
Dopo anni di lavori preparatori, il 16 ottobre 2019 al Rifugio di Cava Daniele – portatore di tre livelli della storia della città di Catania, la lava, la cava e la guerra – è stata avviata insieme ai partner del Comitato Popolare Antico Corso, del Centro Speleologico Etneo e ad alcuni abitanti del quartiere la rimozione di una stratificazione di rifiuti che ostruivano l’ingresso non permettevano di vedere la rampa in pietra lavica. [News 1 – News 2]
Nei giorni successivi alla liberazione dalle macerie, realizzata grazie all’impiego dei fondi del 2×1000 e di una campagna di crowdfunding sulla piattaforma “Produzioni dal Basso”, bambini, adolescenti, adulti del quartiere, rappresentanti istituzionali e stakeholders di Officine hanno potuto visitare per la prima volta questo spazio ipogeo. [News 3]
Il progetto del Rifugio Antiaereo, che doveva entrare nel vivo nel corso del 2020 a seguito di una campagna di funding mix (risorse ordinarie di Officine Culturali, contributi a fondo perduto, crowdfunding, credito bancario social impact, sponsorizzazioni, etc.), e dell’avvio del cantiere che avrebbe dovuto consegnare alla fruizione pubblica il bene, ha subito però una brusca frenata.
A metà febbraio cominciava a risultare evidente che l’andamento della crisi epidemiologica da Covid-19 fosse tale da compromettere lo svolgimento delle attività ordinarie di Officine Culturali necessarie per la sostenibilità della associazione (marcatamente labour oriented, data la centralità del lavoro dei suoi operatori per la gestione complessiva delle attività culturali). La drastica riduzione dei ricavi tra febbraio e la prima decade di marzo, e poi il blocco delle attività (lockdown), costringevano l’associazione a mettere in ferie il personale fino allo smaltimento di quanto accumulato, per poi chiedere, dall’ultima settimana di marzo, l’applicazione del Fondo di Integrazione Salariale a zero ore per tutti i dipendenti.
La generosità e la vicinanza dei 1.466 contribuenti che nel 2016 avevano deciso di sostenere la nostra associazione si è rivelata pertanto vitale nel 2020, perché quelle risorse hanno consentito una significativa ammortizzazione degli effetti economici e sociali della crisi epidemiologica, permettendo quindi di poter resistere all’impatto di un evento così straordinario e di continuare a progettare il futuro, eccezionale o ordinario che possa essere.
Come nel caso di #CasaOfficine dove gli operatori e le operatrici di Officine Culturali hanno ideato un programma di iniziative, direttamente dalle loro case, fatto di condivisioni e racconti inediti nati per condurre virtualmente i grandi e i bambini alla scoperta delle storie di luoghi e persone con tante e diverse attività
Officine Culturali non ha mai smesso di progettare e di costruire nuove narrazione e oggi come allora ad ognuno di quei 1.466 contribuenti va tutta la gratitudine e l’impegno di tutto lo staff a riprendere da dove abbiamo dovuto lasciare, non appena le condizioni oggettive ce lo consentiranno.