Sabato 29 e domenica 30 gennaio 2022, in occasione della Giornata della Memoria, Officine Culturali, il Comitato popolare “Antico Corso” e il Centro speleologico etneo, insieme all’Associazione “Le cave di Rosso Malpelo”, riapriranno le porte di una cavità sotterranea della città di Catania, il Rifugio antiaereo di Cava Daniele.
L’appuntamento serve a raccontare la storia del Rifugio di Cava Daniele, una storia che possiamo sintetizzare con tre parole: la lava, la cava, la guerra. A seguito della colata lavica del 1669 che ha bruciato la terra su cui scorre e dopo il terremoto del 1693, a pochi passi dal Monastero dei Benedettini nasce una cava di “ghiara” dalle quale estrarre materiale prezioso per l’edilizia dell’epoca. Negli anni Trenta del Novecento, la cava viene destinata ad accogliere un rifugio antiaereo di cui ancora oggi si conservano le tracce: panche, latrine, infermeria, motti sui muri. Concluso il secondo conflitto mondiale, l’oblio: il Rifugio di Cava Daniele viene dimenticato e per 70 anni i suoi ingressi vengono sommersi da rifiuti e macerie. Oggi nel cortile che conduce ad uno degli accessi dell’ex cava abitano uomini e donne custodi della memoria di quelle scene di guerra.
Tra l’ottobre e il novembre del 2019 Officine Culturali, il Comitato popolare “Antico Corso” e il Centro speleologico etneo, insieme agli abitanti del quartiere, hanno rimosso secchio dopo secchio il tappo di 20 tonnellate di macerie e rifiuti che ostruivano l’ingresso del Rifugio di Cava Daniele, restituendo alla città il collegamento che conduceva alla sala con il grande pilastro dove i catanesi trovavano riparo dai bombardamenti sotto 18 metri di basalto lavico. Nel novembre di quell’anno, dopo settant’anni, il rifugio è tornato accessibile agli abitanti di Via Daniele e a chi, come la signora Isabella e la signora Angela, da bambine insieme alle famiglie avevano trovato laggiù riparo dalla guerra.
Nonostante la pandemia sia stata la causa di un rallentamento del progetto di riapertura del Rifugio, a distanza di due anni riprendono i primi percorsi di riscoperta di uno dei luoghi più intriganti, suggestivi e emotivi della Catania sotterranea. I partner di questo progetto sono convinti che ripartire dal Rifugio sia una sfida basata sulla consapevolezza che quello di Cava Daniele sia un progetto fondamentale per il quartiere Antico Corso, area urbana fragile, e per la città di Catania in un momento di in cui è fondamentale ripristinare il senso della memoria e della comunità.
Le passeggiate saranno gratuite e sarà un’occasione per poter raccontare del Rifugio, di un progetto che appartiene a tutta la comunità e che con essa si vuole condividere e di cosa ancora è necessario fare per poter restituire il rifugio definitivamente alla città e renderlo visitabile quotidianamente. Un ulteriore passo che si aggiunge ai precedenti nel cammino che Officine Culturali, il Comitato Popolare “Antico Corso”, il Centro speleologico etneo e l’Associazione “Le cave di Rosso Malpelo” compiono con e per la città.
Per partecipare alle passeggiate al Rifugio di Cava Daniele di sabato 29 e domenica 30 gennaio 2022 alle ore 10:00 e 12:00 i posti sono limitati ed è necessaria la prenotazione chiamando allo 0957102767 o al 3349242464 dal lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 13:00 e il sabato e la domenica dalle 9:30 alle 17:00 oppure scrivendo un messaggio WhatsApp al 3349242464 o una email a info@officineculturali.net.
NB: Il percorso è fortemente sconsigliato a donne incinte; ai minori di 6 anni; i minori di 18 anni devono essere accompagnati da un adulto; è sconsigliata la partecipazione ai visitatori con difficoltà motorie, ai cardiopatici, agli asmatici, a chi soffre di claustrofobia. È consigliato un abbigliamento pratico e scarpe con suola di gomma. Per partecipare, inoltre, sarà obbligatorio esibire il green pass rafforzato e indossare la mascherina ffp2.