Officine Culturali, impegnata da
cinque anni nelle attività di promozione e di valorizzazione del Monastero dei
Benedettini e da aprile 2015 presente anche al Castello Ursino con una libreria
museale, è stata incaricata dall’Università degli Studi e dal Dipartimento di
Scienze Botaniche di gestire i servizi di fruizione e comunicazione del
meraviglioso Orto Botanico universitario catanese. Con la stipula della
convenzione avvenuta il 23 aprile 2015, infatti, viene riconosciuto
all’associazione, da parte della pubblica amministrazione con cui collabora da
diversi anni, il ruolo di mediatore tra la ricerca scientifica e la comunità
catanese. A partire da maggio, Officine Culturali avvierà le proprie attività
di comunicazione e di gestione al fine di fornire a catanesi e viaggiatori un
programma di appuntamenti estivi e ai docenti di scuole di ogni ordine e grado
le proposte didattiche per l’anno scolastico 2015/2016 volte alla conoscenza e
alla comprensione di un luogo simbolo per la ricerca universitaria.
D’altronde l’Orto Botanico, come il
Monastero, fa parte dell’straordinario patrimonio culturale di proprietà
universitaria. Il giardino scientifico e le antiche cucine del Monastero dei
Benedettini, infatti, costituiscono due nodi essenziali della rete museale
d’ateneo, e quindi luoghi in cui la
ricerca incontra gli utenti, i cittadini e tutti coloro i quali sono lontani
dal mondo accademico ma che sono spinti comunque dal bisogno di conoscenza.
(Foto tratta dall’archivio fotografico dell’Orto Botanico di Catania)
Viene dunque
rinnovato l’antico legame esistente tra il Monastero e L’Orto Botanico: il
fondatore è Francesco Tornabene che iniziò la sua formazione culturale e
religiosa all’interno del monastero benedettino di San Nicolò l’Arena. La sua
figura riveste particolare interesse nella storia della Botanica catanese e più
genericamente nella storia del nostro illustre ateneo. Inaugurato nel 1858, il
giardino botanico si estende su una superficie di 16000 mq e al suo interno
vivono – nel silenzio dei suoi vialetti – diverse varietà di succulente, una
ricca collezione di palme e le piante spontanee siciliane. Il nuovo Tepidario
ospita oltre 160 specie vegetali e riproduce l’architettura della vecchia serra
che per volere dello stesso Tornabene riprendeva l’arte dell’antica manodopera
francese in ferro e cristalli, realizzata ad imitazione di quella dell’Orto
Botanico di Palermo.
Come già avviene da cinque anni per
il Monastero dei Benedettini, Officine Cultuali si è impegnata a versare parte
degli introiti derivanti dagli ingressi all’Università degli Studi: un sistema
virtuoso nato da una collaborazione trasparente tra una pubblica
amministrazione e una piccola impresa locale che ha deciso di scommettere sulla
cultura e sulla crescita della città. Ma non solo. Il connubio tra Università e
Officine Culturali ha già permesso la creazione di nove posti di lavoro a tempo
indeterminato per ex studenti del Dipartimento di Scienze Umanistiche che negli
anni hanno avuto modo di specializzarsi nei diversi settori del mondo della
cultura. Grazie all’estensione dei servizi anche all’Orto Botanico, Officine
Culturali potrà ritornare a pensare al suo organico permettendo a quei giovani,
che hanno investito nella propria formazione universitaria scegliendo Catania
tra tutti gli atenei, di avere un’opportunità di
crescita professionale nell’impresa culturale.
Le attività di gestione
inizieranno a maggio 2015 e la convezione stipulata avrà durata di un anno, in
questo periodo di lavoro Officine Culturali ha fissato come obiettivo la
crescita dei visitatori del 100%, facendo sì che anche l’Orto Botanico diventi
un punto di riferimento per la città, per i suoi cittadini e per i suoi
viaggiatori.