Giovedì 28 aprile alle 17,30 presso
il Monastore – il Bookshop del Monastero dei Benedettini verrà presentato un
altro libro edito dalla casa editrice siciliana Edizioni di Storia e Studi
Sociali, Storia del viaggio in Sicilia: dalla tarda antichità all’età moderna,
scritto da Carlo Ruta.
La
presentazione, realizzata da Officine Culturali con il DiSUM e la Scuola di
Specializzazione di Archeologia dell’Università di Catania, sarà un momento di
incontro e di discussione attorno alla storia della nostra bella terra
collocata al centro dei percorsi di popoli, mercanti e religiosi. Il viaggio è
il tema portante di tutta la ricostruzione della stratificazione di vicende
storiche che dall’età tardo antica portano fino al primo Novecento.
Lo studio, si direbbe nell’alveo
braudeliano, si trova a dover fare i conti con notevolissimi scarti epocali.
Nella tarda antichità e nel medioevo il viaggio in Sicilia si collocava in un
preciso orizzonte sociale e religioso, che, attraverso la espiazione delle
colpe, poteva garantire la conquista del paradiso. Uno dei percorsi
fondamentali era quello che conduceva a Gerusalemme, e la Sicilia era proprio
al centro di un itinerario, per mare, che dal Nord dell’Europa portava in Terra
Santa. Ma la Sicilia fu anche araba: i viaggi di Ibn Hawqal, di al-Muqaddasi,
di al-Idrisi e diversi altri di cui ci rimane traccia furono viaggi da Sud e
non da Nord, non cristiani ma intimamente musulmani. Questo permette allora
all’autore di fare delle riflessioni, mettendo a confronto due punti di vista e
due “logiche” rappresentative.
Nella modernità il viaggio lungo il Mare Nostrum e nell’isola, rielaborato
anche negli orizzonti del Grand Tour,
assumeva poi altre declinazioni, aprendosi a inconsueti risvolti letterari e
artistici, sull’onda degli interessi umanistico-rinascimentali, neoclassici,
romantici e positivistici.
L’immagine dell’isola, in sostanza,
si presenta mutevole, a seconda delle prospettive, ma a seconda anche delle
stagioni. Si vengono a consolidare, in definitiva, diversi tipi di elaborazione,
quindi diverse tradizioni, di cui il mito della Sicilia e il pregiudizio
definiscono per certi versi le polarità. Obiettivo tra i principali di questa
opera, di storia appunto, è allora quello entrare nel profondo di queste
elaborazioni, che giungono di fatto fino alla nostra contemporaneità, e di
cercare di comprenderne le radici e i processi causali.
L’incontro con l’autore, Carlo Ruta, vede la
partecipazione di alcune voci di diversi ambiti che potranno via via
approfondire gli argomenti trattati come il prof. Nunzio Famoso, docente di Geografia all’Università degli Studi di Catania, prof. Massimo Frasca, direttore della Scuola di
specializzazione in Archeologia, il prof.
Ferdinando Raffaele, componente del gruppo ARTESIA e docente, e il dott. Francesco Mannino, presidente Officine
Culturali.
Per maggiori informazioni ai numeri 0957102767 – 3349242464 –
www.monasterodeibenedettini.it
Carlo Ruta Saggista. Laurea in Filosofia conseguita presso
l’Università degli Studi di Messina. Laurea magistrale in Teorie della
conoscenza, della morale e della comunicazione conseguita presso l’Università
degli Studi di Urbino. È autore di numerosi saggi, tra cui: Il binomio
Giuliano-Scelba, Soveria Mannelli, Rubbettino Editore, 1995; Guerre
solo ingiuste. La legittimazione dei conflitti e l’America dal Vietnam
all’Afghanistan, Milano, Mimesis Edizioni, 2010; Narcoeconomy.
Business e mafie che non conoscono crisi, Roma, Castelvecchi Editore
2011; Il caso Giudici. Nicolas Giudici: la misteriosa morte del giornalista
che indagò sui poteri forti di Francia, Lecco, Alpine Studio, 2012; Colletti
criminali. L’intreccio perverso tra mafie e finanze (con Jean-François
Gayraud), Roma, Castelvecchi Editore, 2013. Per diverse case
editrici ha curato la pubblicazione di cronache e resoconti di viaggio. Ha
condotto studi su alcuni aspetti dell’età dei lumi. Ha realizzato reportage e
inchieste per «Narcomafie» e «il manifesto». Dirige collane
editoriali ed è cofondatore del progetto “Edizioni di Storia”.